Ultima modifica: 8 Marzo 2022

MERCOLEDI’ PER GLI ADULTI

🗣Come possono i genitori parlare ai bambini di guerra e di pace?

E’ la domanda chiave dell’intervista a #CarlaRinaldi, presidente di Fondazione Reggio Children, da parte dell’Agenzia di stampa Dire .
“Non negare, ascoltare, condividere, rassicurare, narrare, reagire con la solidarietà e l’educazione alla pace” è la sintesi della risposta da parte della pedagogista. Spiegare è difficile perché “la guerra non ha senso”. Creare, quindi “un’alleanza profonda”.

Il Covid, la guerra, ”il termine paura – afferma Carla Rinaldi nell’intervista – è forse una delle parole che più di ogni altra ha caratterizzato questo tempo e anche le vite dei bambini. Sebbene i bambini abbiano forti anticorpi a reagire, l’accumulo di stati di paura, soprattutto inespressi, non partecipati da altri e con altri a partire dai genitori e dalla scuola, può essere una cosa che davvero crea uno stato di angoscia con manifestazioni non sempre visibili o percepibili”. Per prima cosa, dunque, “delle paure bisogna parlarne o meglio vanno ascoltate là dove si manifestano. Certamente attraverso la parola, ma a volte i bambini parlano anche con i “cento linguaggi”, come è caro alla filosofia di Loris Malaguzzi, e raccontano le loro paure disegnando o giocando”. Quindi, come prima cosa, “dobbiamo alzare la nostra sensibilità e cogliere quegli elementi che ci trasmettono, capire quando è il momento di parlare e di stare vicino ai bambini, che ascoltano tutto”.

La conversazione integrale può essere letta sul sito dell’agenzia di stampa Dire.it

👉 https://www.dire.it/05-03-2022/713325-minori-il-covid-e-poi-la-guerra-genitori-evitate-la-comfort-zone/




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